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A blog by The Hypnotoad

sabato 7 maggio 2016

High Fidelity: Foo Fighters



Dopo circa due mesi dalla sua conclusione, finalmente metto mano alla classifica ad alta fedeltà a conclusione di #AllMyLife, la retrospettiva sulla mia pagina facebook Bufo Hypnoticus dedicata ai Foo Fighters! 
Quali sono dunque i cinque dischi (?) essenziali per comprendere al meglio la banda di matti capitanata da Dave Grohl?
Eccoli!


5. Sonic Highways [Serie TV], 2014

Ecco spiegato quel punto di domanda: l'ultimo lavoro discografico dei Foo è la colonna sonora del documentario sulla musica americana ideato e diretto dal loro frontman Dave Grohl. In ogni studio visitato la band registra una canzone, che va poi a far parte dell'album Sonic Highways. L'album non è male, ma è quello che è: una raccolta di canzoni tra lo stupendo e l'accettabile messe insieme tipo compilation. La serie, invece, è davvero coinvolgente, emozionante e maledettamente divertente. Quindi entra di diritto nella top 5.




4. There Is Nothing Left to Lose, 1999

Un disco essenziale per capire i Foo Fighters più pop, con uno dei loro singoli più famosi e amati dai fan, "Learn to Fly" (il pezzo suonato per portarli a Cesena, per capirci), ma anche grandi brani pop come "Generator" e "Next Year" (uno dei miei pezzi preferiti della band). E' anche il disco preferito dei Foo di Dave Grohl.



3. The Colour and the Shape, 1997

Il primo "vero" disco dei Foo Fighters come band, dato che il comunque divertente esordio eponimo era essenzialmente un disco del solo Dave Grohl: della band presente su questo disco oggi restano il bassista Dave Mendel e il chitarrista Pat Smear (già chitarrista ritmico con i Nirvana), che però è rientrato nei ranghi solo nel 2010 come membro effettivo, dopo essere uscito dalla band poco dopo questo disco.
E' un album potente, ruvido eppure emozionante, che pur con tutti i suoi difetti (e forse una lunghezza leggermente eccessiva) lascia serenamente presagire la grandezza a cui saranno destinati.
Oh, e c'è il pezzo che secondo Spin è il migliore in assoluto dei Foo Fighters (nonchè la canzone preferita di David Letterman): "Everlong".




2. Wasting Light, 2011

Un disco con una pacca indescrivibile, registrato nel garage di Dave (riadattato a studio, ok) e interamente realizzato con strumentazione analogica, il che ha fatto uscire di testa il produttore Butch Vig, che ha dovuto reimparare a utilizzare tutta una serie di robe.
Un ritorno, dopo il predecessore variegato, a un sound rock and roll monolitico simile a The Colour and the Shape, ma con tutta la maturità acquisita nel frattempo.




1. Echoes, Silence, Patience & Grace, 2007

Ammetto che sono personalmente legato a questo album, dato che è stato il primo che ho comprato dei Foo, e l'ho fatto in fiducia per il mastodontico singolo che lo apre, "The Pretender", una delle cose più cattive che i Foo abbiano mai fatto.
E' un disco che segue il predecessore In Your Honor nell'essere variegato, ma senza essere eccessivo o prolisso, e quasi ogni pezzo è una perla nella loro discografia. Il disco essenziale per amarli.


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