"writing about music is like dancing about architecture"

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A blog by The Hypnotoad

sabato 13 settembre 2014

PUNK #3: My Fidelity

Orbene, su facebook ultimamente girano vari giochini in cui bisogna elencare i propri libri/film/dischi/bestemmie/locuzioni inutli (giuro) preferiti! Io come è noto adoro abboccare a queste puttanate, e stavolta lo faccio con particolare gioia, nominato da Ermes Buttolo degli Ad Plenitatem Lunae e Sasha Flora di RadioPresenza. Tra l'altro, era parecchio che aspettavo l'occasione per stilare una mia personalissima classifica dei dischi che mi hanno cambiato la vita, ed era parecchio che dovevo concludere la nuova puntata di PUNK. Quest'ultima slitta e viene sostituita, appunto, dal listone dei 15 dischi (sì, lo so, all'inizio ho detto 10, perché il giochino ne prevederebbe 10, ma Ermes me ne ha chiesti 15, statece). 
Che trovate qui sotto e sicuramente riserverà delle sorprese.

[l'elenco è in ordine sparso (infatti non lo numero), con una breve spiegazione del perché ciascun disco stia nella lista: alcuni ci stanno perché sono dischi molto belli, altri per ragioni più sul sentimentale]

Ramones - It's Alive

Il disco che ha cambiato la mia vita più di ogni altro. È stato il primo disco che mi sono comprato coi miei soldi, ed è uno dei dischi dal vivo più fighi di tutti i tempi: in 58 minuti o poco più i quattro newyorchesi suonano 28 canzoni, a una velocità da spaccare le gengive e con un tiro che neanche i cecchini dell'esercito sovietico. Dovrebbero ascoltarlo tutti almeno una volta nella vita.

Edoardo Bennato - Sono Solo Canzonette

Sorpresa! 
Questo è il primo disco che sono consapevole di aver amato visceralmente fin da piccolo, quando tediavo mia madre per metter su la cassetta ogni santa mattina mentre portava me e mia sorella a scuola, nei freddi inverni torinesi. Probabilmente se adesso amo la musica quanto la amo lo devo anche a Edoardo Bennato e a questo splendido e divertente "concept album" (tra virgolette perché fa un po' ridere applicare questo termine a un disco così) ispirato alla storia di Peter Pan. E comunque Bennato con l'armonica spacca i culi!

Miles Davis - Kind of Blue

Questo c'è prima di tutto perché è meraviglioso, e poi perché non è obbligatorio amare il jazz in quanto tale, ma tutti troveranno, in vita loro, almeno un disco jazz che risveglierà la loro anima.

Genesis - A Trick of the Tail

Questo è davvero difficile da descrivere in poche righe, data l'importanza che ha.
I Genesis sono gli artisti ai quali sono più legato, in tutte le loro forme, dagli esordi prog-folk alla conclusione di carriera smaccatamente (e anche disgustosamente) pop, dal sognante flamenco di Hackett allo squallido pop commerciale di Collins, adoro assolutamente i Genesis. Anche se ho fatto la tesi di laurea triennale su "Selling England by the Pound", sono più legato a "Trick" perchè è stato il primo disco dei Genesis che ho comprato. Ancora adesso lo ascolto e lo riascolto fino alla nausea. Non c'è un pezzo che sia fuori posto, un pezzo di troppo, un pezzo riempitivo. È semplicemente perfetto. Poi ho sempre trovato, nel complesso, Collins un cantante migliore di Gabriel (negli anni in cui la voce teneva botta, chiaro: poi Collins è andato sempre più verso una voce che sembra causata da una rinite cronica, Gabriel ha invece saputo adattarsi meglio al naturale invecchiamento), con una voce più calda.

Eric Clapton - From the Cradle

Un disco blues come nessuno mai. Anche se in realtà nel periodo in cui l'ha inciso la vita di Clapton gli stava regalando soddisfazioni in ogni dove, l'album è la perfetta catarsi del periodo precedente (quello del matrimonio con Lory Del Santo e della morte di Conor). Se siete tristi (in particolare se la bambina vi ha lassiato, ma poi vedete voi), è il disco perfetto.

Porcupine Tree - In Absentia

Nella descrizione di questo disco devo includere una piccola confessione.
Partiamo da un presupposto: più che inserire l'intero "In Absentia" dovrei inserire solo la seconda canzone dell'album, "Trains". Perchè?
Tempo fa (circa il primo anno di università, 2009-2010) i miei amici Syderal Overdrive cercavano di convincermi ad ascoltare i Porcupine Tree senza successo alcuno. In realtà non so perchè non ho mai provato ad ascoltarli, da quel che mi ricordo non c'era una ragione particolare. Fatto sta che un bel giorno la mia amica Valentina (che non smetterò mai di ringraziare) mi ha passato un po' di musica che le piaceva, tra cui proprio "Trains". Ed è stato amore a prima vista. A quel punto, ho chiesto a Pappio dei Syderal Overdrive di passarmi le cose che aveva dei PT, e da  lì è stato tutto in discesa. Attualmente Steven Wilson, cantante, chitarrista e mastermind dei Porcupine Tree, è uno dei miei artisti preferiti, e ogni cosa che fa mi tocca l'anima in modo indescrivibile. Quindi, ecco perchè c'è qua "In Absentia".

Iron Maiden - Powerslave

Anche su questo disco (il mio primo disco metal) c'è una bella storiellina: qualche anno fa, ero ancora alle superiori, quindi diciamo che probabilmente era il 2005 o il 2006, prendevo lezioni di chitarra (con risultati opinabili: arrivavo alla fine di un pezzo intitolato "Sakura" senza sbagliare neanche una nota, peccato che ci impiegassi 10 minuti e il pezzo fosse di 2 minuti). La mia maestra Priska veniva regolarmente tediata dai miei monologhi sul rock and roll, e un bel giorno mi fa: "ma hai mai ascoltato gli Iron Maiden?" e io, che effettivamente non li avevo mai ascoltati, rispondo di no, al che lei mi fa "ma allora visto che ti piace il prog dovresti sentire questo disco che si intitola "Powerslave" e ha su un pezzo che dura un quarto d'ora ispirato a Coleridge". Io il giorno dopo sono andato in un negozio di dischi, ho comprato "Powerslave" e ho iniziato a consumarlo. Probabilmente, dopo "It's Alive", il secondo disco che ha influenzato maggiormente la mia esistenza.

Frank Zappa and the Mothers - Over-Nite Sensation

Ecco, probabilmente Zappa, al di fuori della mia famiglia, è l'essere umano che ha più influenzato la mia vita, il mio modo di pensare, ma soprattutto il mio approccio alla musica. 
Anche qui una storiellina! Ammettetelo, vi state divertendo.
Sempre alle superiori, un bel giorno il mio amico Irvin, che ogni tanto era mio amico e ogni tanto (spesso) si burlava di me, stufo di vedermi ascoltare sempre e solo "It's Alive", mi prestò una copia di "Over-Nite Sensation" di Zappa, dicendomi "ascoltalo, vedrai, ti piacerà, è uguale ai Ramones". Ora, io ero scemo e va bene, quindi sulle prime gli ho creduto (dopotutto, non avevo mai ascoltato Zappa prima di allora). Poi l'ho ascoltato e ho capito che mi aveva coglionato, però lo aveva fatto con un nobile intento. Nobile intento nel quale era perfettamente riuscito, nel senso che ascoltare questo disco è stato l'equivalente musicale di mangiare il primo gelato al cioccolato della mia vita. 
La parte divertente arriva adesso, però: qualche giorno dopo, parlando con il mio amico e principale guru musicale Dodo, gli racconto che Irvin mi ha prestato "Over-Nite Sensation".
"E l'hai ascoltato?"
"Sì! È una figata assurda!"
"Ovvio... non mi hai mai dato retta, adesso che te lo presta Irvin sì. Ma ce l'hai qua?"
"Sì!"
"Fa' vedere!"
Tiro fuori il disco.
"Ma è il mio! Irvin ti ha prestato il mio Over-Nite che gli ho prestato due mesi fa! Che stronzo!"
Fine.

The Allman Brothers Band - Fillmore East Recordings, 1971

Uno dei più grandi dischi dal vivo di tutti i tempi in edizione da sei dischi, con tutte le registrazioni degli Allman al Fillmore nel 1971 (5 show in 3 serate). Duane che shredda che Gigapeciucci [John Petrucci dei Dream Theater] je spiccia casa. 'Nuff said.

Caparezza - Verità Supposte

Lo so tutto a memoria (e anche Dodo, credo).

King Crimson - In the Court of the Crimson King

Prima di averlo ascoltato, non credevo che si potessero concepire cose come il bridge strumentale di "21st Centurty Schizoid Man". Adesso ci credo.

Peter Gabriel - Hit

Ho una certa repulsione nei confronti delle compilation, dei greatest hits, dei best of, insomma quella roba lì. Però questo disco, oltre ad avermi fatto scoprire Gabriel anche come cantante dei Genesis, con tutto quello che ne consegue, è stato ancora di salvezza nei periodi peggiori della mia giovane vita. Quindi, in classifica!

Tom Waits - The Heart of Saturday Night

Immaginatevi Sinatra che mangia asfalto. Ecco, la voce di Waits è così, e negli anni lo è diventata sempre di più.
Ho sempre ritenuto che al disco x corrisponda un momento y per goderne appieno, anche se non penso se ne possano spiegare le motivazioni. Ad esempio, "Hot Rats" di Zappa è perfetto per la mattina, mentre "Images and Words" dei Dream Theater andrebbe ascoltato all'alba. "The Heart of Saturday Night", come dice il titolo, è assolutamente perfetto per un sabato sera d'inverno.
Tra le tante cose che adoro di Waits ho scelto questo perchè è stato il primo suo che ho ascoltato.

The Beatles - The Beatles 1

Lo so, è una compilation dei Beatles e dovrebbe essere criminale inserirla in una qualunque lista. Però io grazie a questo disco ho limonato per la prima volta.

Rush - TUTTA LA DISCOGRAFIA

Siccome non riuscirei a scegliere un disco dei Rush, metto tutta la discografia perchè i Rush sono il meglio che c'è.