"writing about music is like dancing about architecture"

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A blog by The Hypnotoad

domenica 28 febbraio 2016

High Fidelity: Caparezza

Come per tutte le retrospettive sulla mia pagina facebook Bufo Hypnoticus, anche #HabemusCapa, dedicata al riccioluto cantautore e rapper molfettese Caparezza, avrà la sua classifica ad alta fedeltà: nel suo caso è più una questione di ordine, dato che ha fatto solo sei album e la sua opera prima purtroppo è facile da escludere data la sua ingenuità (che pur faceva presagire la grandezza a cui è giunto successivamente).
Avanti col coro!


5. Le Dimensioni del Mio Caos, 2008

Purtroppo la palma infame di quinto posto va al terzo album di Caparezza, il cui difetto principale è un senso di incompiutezza e quasi vorrei-ma-non-posso, con una produzione gommosa e poco convincente. Ciononostante, contiene alcuni dei pezzi migliori (e più amati dai fan), come "Ilaria Condizionata", l'immenso tormentone "Vieni a Ballare in Puglia", "Abiura di Me" e la Faberiana (?) "Eroe (Storia di Luigi delle Bicocche)", oltre alla cattivissima collaborazione con i Ministri su "Non Mettere le Mani in Tasca", gran pezzo hip hop.



4. Museica, 2014

Museica, come dissi nell'episodio conclusivo della retrospettiva, è un capolavoro a metà: se il 50% dei pezzi su di esso sono capolavori al livello delle migliori produzioni precedenti di Capa, il restante 50% non è sgradevole (a parte l'orrida "Figli D'Arte"), ma lascia il tempo che trova e nulla più.
Caparezza ha deciso, coraggiosamente, e questo gli va riconosciuto, di fare "un disco sull'arte con il rischio di" imputtanarsi. Gli è riuscito sì e no, ma i sì ("Avrai Ragione Tu", "Mica Van Gogh", il già tormentone "Non Me Lo Posso Permettere", "Comunque Dada", "Teste di Modì", la rammsteinosa "Argenti Vive", la mia preferita "Troppo Politico" e la liberatoria "E' Tardi" con Michael Franti) lo rendono un disco notevolissimo nel panorama italiano odierno.



3. Verità Supposte, 2003

Verità Supposte è il disco che mi ha fatto conoscere Caparezza, ed è anche il suo primo, grande, capolavoro: testualmente mostra un Capa sferzante come non mai, e musicalmente è hip hop del più aggressivo. Uno dei più grandi dischi italiani di tutti i tempi, che ho fatto davvero fatica a mettere "solo" al terzo posto.



2. Il Sogno Eretico, 2011

Ecco, Il Sogno Eretico è il disco più maturo e più corrosivo del Caparezza scrittore di testi: un concept sulla lotta al potere, sull'opposizione al male in tutte le sue forme, e in difesa del conformismo. Nonostante una produzione che a me ancora non va del tutto giù, il capolavoro della maturità Caparezziana (finora).



1. Habemus Capa, 2006

Divertente, cattivo, hip hop, poetico, anti-, il capolavoro imbattutto di Caparezza. Ascoltare (e al limite leggere #HabemusCapa episodio 3) per credere.