Amici!
Sono un po’ incazzato.
Analizziamo con calma le ragioni di ciò.
Ieri sera, domenica 8 settembre, sono stato a Comeglians,
alla locale tappa del Premi Friul, che per la prima volta è organizzato a
eliminatorie a tappe in giro per la regione. I partecipanti erano, in ordine di
apparizione, i Truc, Matteo Segrado e gli Ad Plenitatem Lunae.
I Truc sono un gruppo essenzialmente punk, con testi che
parlano di disagio giovanile, problemi di depressione e tossicodipendenza.
Matteo Segrado è un cantautore stile (leggi: copia sputata ma intonata) Bob
Dylan, con testi tra il pacifismo e l’intellettuale. Gli Ad Plenitatem Lunae
sono un gruppo folk metal, con testi che parlano della storia del Friuli
collegandola alla contemporaneità.
Lo scopo dichiarato del Premi Friul è quello di “Sburta l’us de lenghe furlane e di ches altris lenghis minorizadis
dal Friul in maniere creative e origjinal inte produzion musical contemporanie”
[“inserire l’uso della lingua friulana e delle altre lingue minoritarie del
Friuli in modo creativo e originale nella produzione musicale contemporanea”].
Ora, senza aver ascoltato i tre
gruppi, penso che la maggior parte di voi immagini già quali siano i candidati
idealmente migliori tra i tre presenti.
Dopo l’esibizione dei Truc viene
presentata (leggendo un foglio e non chiamandola sul palco) la giuria: NON UNO
tra i giurati aveva il minimo titolo per dare un giudizio su delle opere
musicali, esclusa forse la rappresentante dell’ ARLEF [Associazione Regionale
per la Lingua Friulana], il cui giudizio comunque era forse più inerente alla
lingua utilizzata che non alla musica. Uno dei giurati, ad esempio, è stato presentato come “rappresentante
del Comune di Comeglians”: ora io nulla voglio togliere a questo signore, che magari di musica ne sa anche parecchio, ma
cosa, dell’essere un "rappresentante del Comune di Comeglians", lo rende
qualificato a dare un giudizio su una produzione musicale?
Finite le esibizioni dei
concorrenti con Segrado apprezzabile ma senza particolari guizzi e Ad
Plenitatem Lunae in grande spolvero, uno stupendo live dei vincitori dell’anno
scorso, La Bande Eletriche (da quanto si sente, vittoria meritata: musicisti
tecnicamente eccezionali, testi interessanti, pur suonando un genere (il blues)
già spremuto a oltranza).
Segue, finalmente, la premiazione,
e sale sul palco una delegata della giuria: ella ci rende edotti della
motivazione della scelta del vincitore (vado a braccio, non riporto le parole
precise):
ah-hem.
“Abbiamo voluto premiare chi ha
favorito le contaminazioni musicali, con creatività, e ha saputo costruire
testi originali e non banali, con un uso creativo del friulano”.
CONTAMINAZIONI MUSICALI.
TESTI ORIGINALI E NON BANALI.
USO CREATIVO DEL FRIULANO.
Quindi, chi ha vinto? Gli Ad
Plenitatem Lunae, giusto?
E INVECE NO!
Hanno vinto i Truc.
Ora, non voglio stare qui a
disquisire sulla validità musicale dei Truc, è sempre una questione di gusti,
ma ci sono dei fatti inconfutabili:
1) sono un gruppo punk, dove le sentite le
contaminazioni musicali?
2) I testi sono probabilmente molto sentiti, ma
dai, si potrebbe anche cambiare un po’ argomento o no?
C’è poi il fatto che secondo me
non suonano neanche tanto bene, ma potrebbe essere un problema mio che non
capisco un cazzo.
Oh, quasi dimenticavo.
IL CANTANTE E CHITARRISTA DEI TRUC
E’ UN COLLABORATORE DI RADIO ONDE FURLANE, CHE ORGANIZZA IL PREMI FRIUL (non me
lo sto inventando, se andate qui potete verificare con i vostri scettici
occhietti: http://www.ondefurlane.eu/colaboradors/ , il programma si chiama Mainzai, mercoledì alle 8).
Quindi non solo la giuria ha fatto
vincere un gruppo per delle ragioni errate (mi spiego: se la motivazione fosse
stata “per l’aggressività e la crudezza della musica, abbinata a testi che
interpretano bene il disagio giovanile”, pur non apprezzando il gruppo, non
avrei obiettato), ma ha fatto vincere un paraculato! Perché uno può raccontarmi
tutte le stronzate che vuole, ma se uno che è nel palinsesto fisso di una radio
vince un concorso indetto dalla radio medesima io chiamo paraculato lui e
paraculante la giuria!
A meno che, certo, non si siano
curiosamente dimenticati che il tizio fa un programma settimanale nella loro
radio.
Insomma, c’è parecchio di cui
indignarsi.
C’è parecchio per cui incazzarsi.
E io sono un po’ incazzato.
[Disclaimer: tutti gli insulti e le espressioni forti in questo post sono da considerarsi come puramente attinenti al contesto artistico di cui si parla, non ho alcuna intenzione di offendere nessuno, solo di riportare delle opinioni con gli adeguati toni]